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Latente e silenziosa, LA SINDROME METABOLICHE E’ meglio prevenirla che curarla. Il ruolo dell’esercizio è fondamentale per combatterla, vediamo perché.

Prima di tutto facciamo chiarezza, che cosa è la sindrome metabolica?

Per sindrome metabolica si intende la pericolosa associazione di più fattori come sovrappeso, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e iperglicemia, che rende i soggetti affetti particolarmente a rischio di sviluppare patologie cardiocircolatorie e diabete.

La sindrome metabolica è il risultato di complesse interazioni tra fattori genetici, ambientali e comportamentali ma si può affermare che lo sviluppo della sindrome sia dovuto principalmente ad uno scorretto stile di vita fatto di abitudini alimentari sbagliate e sedentarietà. Questo porta ad una serie di alterazioni biochimiche che causano a loro volta infiammazione e insulino-resistenza.

L’IMPORTANZA DELL’ATTIVITA’ FISICA COME PREVENZIONE:

Al di là di eventuali terapie farmacologiche a volte necessarie, la sinergia tra dieta e esercizio fisico risulta ideale per migliorare tutte le alterazioni della sindrome metabolica e i benefici sono direttamente correlati all’intensità e al tipo di attività fisica. Il programma di attività motoria deve avere come scopo quello di ridurre il grasso corporeo (in modo particolare quello del giro vita) e stimolare il metabolismo attraverso lo sviluppo della massa muscolare. Per questo l’esercizio fisico che prevede la combinazione tra attività aerobica e muscolare, ad intensità moderata/vigorosa, è la scelta vincente. 

Le donne, in questo frangente, che pure sembrano più al sicuro da ictus e infarti, sono, in realtà, maggiormente predisposte all’infiammazione silente, per via degli estrogeni, che hanno, di fatto, attività pro-infiammatoria. In modo particolare, nelle donne che presentano sovrappeso o obesità che vada ad aumentare il giro vita, il grasso viscerale agisce sull’enzima aromatasi, che è in grado di convertire il testosterone in estrogeni, innalzando ulteriormente il livello di infiammazione. In menopausa, poi, il calo fisiologico dell’estriolo, un tipo di estrogeno ad attività cardio-protettiva, contribuisce direttamente all’insorgenza dei fattori di rischio cardio-vascolare.

ma attenzione…

Perchè l’attività fisica sia veramente utili, non basta più dire “faccio un po’ di attività fisica o faccio qualche passeggiata tutti i giorni”. E’ stato dimostrato che l’esercizio fisico per avere una sufficiente efficacia su parametri quali pressione arteriosa, glicemia,  dimagrimento, deve essere  prescritto con una specificità di tipologia e di dose proprio come un farmaco, cioè ad una determinata quantità, intensità e frequenza. 

E’ dimostrato che l’attività fisica è un farmaco naturale in grado di migliorare la funzionalità dell’apparato cardiovascolare migliorando la capacità contrattile del muscolo cardiaco, diminuisce le resistenze periferiche migliorando il flusso di sangue in tutti i distretti contribuendo  a prevenire l’impotenza (attenzione: la disfunzione erettile è un segno premonitore di sindrome metabolica e rischio cardiovascolare), aiuta a bruciare gli zuccheri e a tenere sotto controllo la glicemia e alcune ricerche dimostrano che con  l’esercizio fisico costante si può ridurre il rischio di sviluppare neoplasie al colon e al seno (aumenta il livello del colesterolo HDL, conosciuto come il “colesterolo buono” capace di prevenire l’arteriosclerosi). Per quanto riguarda la tipologia di allenamento da seguire  è opinione largamente diffusa  che l’esercizio aerobico sia quello che dà maggiori benefici a livello cardiovascolare e per il dimagrimento, ma anche l’allenamento coi pesi influenza favorevolmente la sindrome metabolica in quanto la massa muscolare è responsabile per il 70-80% della rimozione del glucosio stimolata dall’insulina. Come l’attività aerobica l’allenamento coi pesi influenza favorevolmente molti dei fattori di rischio della sindrome metabolica. L’allenamento coi pesi riduce il grasso corporeo  e aumenta l’HDL, riduce la pressione ematica e favorisce il controllo glicemico. Uno studio recente ha dimostrato che gli uomini più forti avevano il rischio di sviluppare la sindrome metabolica del 34% più basso rispetto agli uomini deboli.

E’ importante, per questo motivo, rivolgersi ad un centro che assicuri personale formato, coadiuvato da un dietista o specialista in scienza dell’alimentazione. sportpiu’ city club, ha studiato uno programma speciale dedicato propio a questa sindrome che, grazie alla collaborazione di più figure professionali, garantisce risultati ottimALI E GARANTITI!

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